Teatro – Roma: LIKE THE AVENGERS

Teatro Trastevere. Via Jacopa de’ Settesoli,

30/12/2022 – 06/01/2023

Darkside ETS e Associazione Culturale Teatro Trastevere presentano lo spettacolo diretto da Matteo Fasanella. Con: Lorenzo Martinelli, Giorgia Lunghi, Alessio Giusto, Virna Zorzan, Elena Verde, Sabrina Sacchelli, Nicolò Berti.

Un ambiente metafisico, che sembra essere la sala di un’esposizione surrealista, ospita l’imprevisto incontro di alcuni particolari individui. Chiara, una assai improbabile segretaria, li accoglie e li fa accomodare. Sembrano tutti essere lì alla ricerca di qualcosa, di qualcuno.

 

Una speranza, un’ipotesi di rinascita emotiva e sociale. Le particolarità dei soggetti, si riveleranno tramite situazioni esilaranti e grottesche, lasciando trasparire un impellente bisogno di essere “smascherate”. Ma “l’incidente” dello stare insieme creerà un’insperata epifania. Come dei supereroi, sopravvissuti fino a quel momento alla tempesta dell’esistenza, proveranno a trovare insieme una nuova luce che li condurrà verso la speranza di una vita migliore. La forza dell’unione al tempo della disunione.

Racconta in chiave comica e spassosa quanto possa essere incredibilmente potente e rivelatore l’aprirsi al prossimo e il condividere le proprie debolezze e insicurezze.

Info: Orari: Feriali ore 21, festivi ore 17:30, venerdì 06/01/2023 ore 17:30 e 21:00. Biglietto intero €16, ridotto €13 (prevista tessera associativa) . Consigliata la prenotazione Contatti: 065814004 info@teatrotrastevere.it

 www.teatrotrastevere.it

Teatro – Roma: HYBRIS

Teatro Vascello. Via Giacinto Carini, 78

20/12/2022 – 22/01/2023

Di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia, Antonella Rizzo, Daniele Cavaioli e con la partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi.
(mai) scritto da Antonio Rezza. Produzione RezzaMastrella, La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello, Teatro di Sardegna. Coproduzione Spoleto, Festival dei Due Mondi.

Come si possono riempire le cose vuote? È possibile che il vuoto sia solo un punto di vista? La porta. Perché solo così ci si allontana. Ognuno perde l’orientamento, la certezza di essere in un luogo, perde il suo regno così in terra e non in cielo. L’uomo fa il verso alla belva. Che lui stesso rappresenta. Senza rancore. La porta ha perso la stanza e il suo significato, apre sul nulla e chiude sul nulla. Divide quello che non c’è. Intorno un ambiente asettico fatto di bagliori.

L’essere è prigioniero del corpo, fascinato dall’onnipotenza della sua immagine trasforma il suo aspetto per raggiungere la bellezza immobile e silente che tanto gli è cara.

Le gabbie naturali imposte dal mondo legiferano della nascita, della crescita e della cultura, ma la morte è come al solito insabbiata; ai bambolotti queste cose sembrano inutili sofferenze, antiche volgarità.

 

La porta attraversata dal corpo senza organi, che nel nostro caso è anche privo del cervello e profondamente pigro, si trasforma in un portale nel vuoto; al bordo del precipizio si può immaginare un mondo alternativo ma il bambolotto si lascia abitare da chiunque, di ognuno prende un pezzo, uno spunto, sicuro e consapevole di dare una direzione sua alle cose. La spina dorsale si allunga e si anima: finalmente si divide.

Aprire la porta sulle altrui incertezze, sull’ambiguità, sull’insicurezza dell’essere e la meschinità dello stare. Chiunque sta in un punto, detta legge in quel punto. Ci si conosce sotto i piedi, nulla può durare a lungo quando due persone si incontrano esattamente dove sono: e dove stanno non si vede bene perché ci sono i piedi sopra. I rapporti finiscono perché nascono sotto i calcagni, senza rispetto. Piccoli dittatori che fanno della posizione la loro roccaforte. Ma poi barcollano con una porta davanti gestita da un carnefice inesatto che stabilisce dove gli altri vivono. Non cambia molto essere un metro oltre o un metro prima, ma muta lo stato d’animo di chi sapeva dove era e adesso ignora dove andrà perché non sa da dove parte.

Chi bussa sta dentro, chi bussa cerca disperatamente che qualcuno da fuori chieda “chi è?”. Bussiamo troppo spesso da fuori per tutelare le poche persone che vivono all’interno, si tratta di famiglie di due o tre elementi, piccoli centri di potere chiusi a chiave. Dovremmo imparare a bussare ogni volta che usciamo, perché fuori ci sono tutti, l’esterno è proprietà riservata, condominio esistenziale, casa aperta. L’educazione va sfoggiata in mezzo agli altri e non pretesa quando ci si spranga insieme al parentato. La famiglia la sera chiude fuori tutta l’umanità, che senso ha accogliere il diverso quando ogni notte ci barrichiamo dichiarando l’invalicabilità della nostra dimora? Infimi governanti delle pareti domestiche, come le bestie. L’uomo diventa circense, domatore della proprietà privata.

Habitat Flavia Mastrella. Assistente alla creazione Massimo Camilli. Luci e tecnica Daria Grispino. Organizzazione generale Marta Gagliardi, Stefania Saltarelli. Macchinista Andrea Zanarini. Foto di Annalisa Gonnella.

Info: Durata:75′ . Orari: Dal martedì al venerdì h 21:00, sabato h 19:00, domenica h 17:00. Il teatro rimarrà chiuso i giorni: 24, 25, 26/12 e 01, 02/01.  Sabato 31/12 ore 21:00 Speciale Capodanno. Per prenotare i biglietti inviare una mail a promozioneteatrovascello@gmail.com o telefonare a 06 5881021, intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15, info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it Gruppi di minimo 10 persone €15 a biglietto il trascinatore deve acquistare i biglietti per tutti in un’unica soluzione tramite bonifico o recandosi in biglietteria il giorno prima della replica. Sabato 31 dicembre ore 21 circa Speciale Capodanno posto unico 50 euro a persona, comprensivo di: spettacolo Hybris, brindisi di mezzanotte, dolci e frutta, cotechino e lenticchie e a seguire si rientra in sala per L’ASTA AL BUIO mattatore d’eccellenza Antonio Rezza. Acquista i biglietti on line https://www.vivaticket.com/it/ticket/hybris/182412

www.teatrovascello.it

Teatro – Roma: ASTOR, UN SECOLO DI TANGO

Teatro Quirino. Via delle Vergini, 7

19/12/2022 – 25/12/2022

Concerto di danza con: Mario Stefano Pietrodarchi (bandoneón e fisarmonica) e i danzatori del Balletto di Roma. Concept: Luciano Carratoni. Musica: Astor Piazzolla.

“Il mare è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi.”

La Compagnia del Balletto di Roma nel 2021 inizia un viaggio tra le suggestioni e le sonorità del tango in occasione del centenario della nascita di Astor Piazzolla (Mar del Plata, 11 marzo 1921), autore e interprete musicale tra i più importanti di questa forma d’arte nata a fine ‘800 nei sobborghi di Buenos Aires.

  

Sorto dall’esigenza di comunicare tra culture, lingue e tradizioni diverse, il tango ci ricorda chi siamo, da dove veniamo e qual è stato il percorso che ha indissolubilmente unito umanità distanti in un comune “non luogo”, oltrepassando oceani e confini. Proprio il mare è il fil rouge che unisce o separa nuovi mondi e speranze: uno spazio immenso da attraversare dove si rischia di perdersi; vortice di riflussi e moto ondulatorio che scandisce il ritmo di partenze e ritorni.

Astor, nuova produzione del Balletto di Roma, è un “concerto di danza” in cui le emergono come le vere protagoniste in una nuova armonia artistica danzata. Un soffio, un respiro, quasi una parola, ci svelano la fragilità dell’uomo Piazzolla, ma anche quella di tutti noi che abbiamo subìto oggi una distanza forzata, una relazionalità dematerializzata, un contatto interrotto, una vita spezzata.

In scena otto danzatori del Balletto di Roma a compiere un viaggio trasformativo in cui respiri, abbracci e fusioni sono al centro di azioni coreografiche intense, astratte e fuse in quel moto ondulatorio magico del bandoneón. La parola-chiave è “coraggio”: quello declamato dai testi immortali di Jorge Luis Borges nei suoi tanghi e milonghe, così come quello dello stesso Piazzolla, che ha rotto gli schemi della musicalità del “tango viejo” per arrivare al “nuevo tango” che tanto lo ha reso celebre nel mondo.

Coreografia: Valerio Longo. Arrangiamenti e musiche originali: Luca Salvadori. Light designer: Carlo Cerri. Costumi: Silvia Califano.

 Info: Orari: 19, 20, 21, 23 ore 21:00; 22, 25 ore 17:00; 24 riposo. Tel. +39 06 6794585 biglietteria@teatroquirino.it

www.teatroquirino.it

Teatro – Roma: PIPPI CALZELUNGHE

Teatro Olimpico. Piazza Gentile Da Fabriano, 17

22/12/2022 – 08/01/2023

Da un’idea di Gigi Proietti. Regia e coreografie Fabrizio Angelini in collaborazione con Gianfranco Vergoni. Produzione: Politeama s.r.l.

Una commedia musicale perfetta per trascorrere le feste di Natale a Teatro e in famiglia! Pippi Calzelunghe il Musical nasce dall’intuizione di Gigi Proietti di regalare al pubblico un’edizione “dal vivo” di una delle eroine più amate di tutti i tempi. La celebre favola di Astrid Lindgren si trasforma in uno spettacolo dai tratti unici.

Un cast di attori, cantanti, ballerini-acrobati racconterà sul palco la storia di Pippi, un’icona senza tempo. Ritroveremo le sue inconfondibili treccine rosse, le lentiggini e i coloratissimi look che hanno fatto sognare intere generazioni. Non mancheranno in scena i suoi fedeli compagni di viaggio: l’adorabile cavallo a pois chiamato Zietto e Nilsson una stravagante scimmietta.

 

Ribelle, anticonformista e allergica alle regole, Pippi regalerà a tutti una lezione che suona più o meno così: l’indipendenza, il potere di sognare ad occhi aperti, la capacità di dare al denaro un’importanza relativa e il valore dell’amicizia rendono bella la vita, assai più dei vestiti eleganti e del galateo da salotto.

Uno spettacolo vivace e esuberante con acrobazie, colpi di scena, tanta tanta musica. Ma Pippi Calzelunghe il Musical è anche qualcosa di più. È il sentimento delicato che vi porterete nel cuore alla fine dello spettacolo: quella tenerezza che in fondo non è l’unica arma veramente potente per vivere felici?

Direzione Artistica: Nicola Piovani. Autrice: Astrid Lindgren. Adattamento teatrale: Staffan Götestam. Musiche: Georg Riedel e Anders Berglund. Versione italiana: Sagitta Alter e Carlotta Proietti. Rielaborazione scenica e costumi: Susanna Proietti.

Info: 22, 23, 27, 28, 29, 30 dicembre ore 20:30; 25, 26 dicembre ore 18:30; 1gennaio ore 17:30; 3, 4, 5 gennaio ore 20:30; 6, 8 gennaio ore 11:00 e 17:30, 7 gennaio ore 17:30 e 20:30.

www.teatroolimpico.it

Teatro – Roma: MALEDETTI AMICI MIEI…IL RITORNO (quelli di A ruota libera)

Teatro Ambra Jovinelli. Via Guglielmo Pepe, 45

21/12/2022 – 30/12/2022

Diretto in diretta da Giovanni Veronesi. Di e con Nino Frassica, Alessandro Haber, Rocco Papaleo, Giovanni Veronesi e con Francesco Scali. Presentato da Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo.

Dopo il successo del programma televisivo del 2019, Maledetti amici miei, quattro mattatori d’eccezione portano in teatro un format che è a metà tra lo spettacolo teatrale e una reunion tra vecchi compagni d’avventure. Un’occasione per incontrare il pubblico in modo alquanto stravagante utilizzando un linguaggio semplice e goliardico.

 

Quattro amici ripercorrono alcune tappe del loro passato mostrando gli aspetti più comici dell’amicizia e della vita vissuta insieme. È una volata, un’eruzione vulcanica, un secchio di acqua gelata, di sentimenti e di risate, tutto rigorosamente senza rete di protezione e sempre… A ruota libera!

Accompagnati dalle melodie di tre musicisti, il pubblico assisterà ad una vera e propria “chiacchierata musicale”, sulla vita, sul cinema, sullo spettacolo e sui mille aneddoti vissuti in quel sottile “confine artistico” che divide vita e arte, realtà e finzione.
Uno spettacolo, incontro-scontro tra quattro amici, dove si ride, ci si emoziona e si scopre una veste inattesa degli artisti. Un vortice di racconti ed emozioni che non ti mollano mai.

Musiche eseguite dal vivo da Arturo Valiante (pianoforte), Davide Savarese (batteria), Francesco Saverio Capo (basso).

 Info: Orari: 21, 22, 23, 27, 29 ore 21:00; 28, 30 ore 19:30; 26 ore 18:00. Tel.06 83082884 – 06 83082620 Email:           info@ambrajovinelli.org 

www.ambrajovinelli.org

Teatro – Roma: JOHANN SEBASTIAN CIRCUS

Teatro Vascello. Via Giacinto Carini, 78

15/12/2022 – 18/12/2022

Regia Fabiana Ruiz e Giacomo Costantini. Con: Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini, Andrea Farnetani. Sostenuto da Ministero della Cultura, Regione Marche.
Produzione Circo El Grito SIC / Stabile di Innovazione Circenze. Co-produzione Fondazione Pergolesi Spontini.

Uno spettacolo divertente ed emozionante, adatto a tutta la famiglia, in cui il carattere multidisciplinare del circo contemporaneo, con le sue danze, giocolerie e acrobazie, incontra il potere della musica. Protagonisti sul palco, una spericolata acrobata aerea, un clownequilibrista e un musicista multistrumentista, prendono per mano il pubblico e lo accompagnano nella loro quotidianità, nei loro ricordi, nelle loro fantasie. Uno spettacolo onirico e visionario, frutto di un’attenta ricerca sul rapporto tra circo e musica.

  

Johann Sebastian Circus è un viaggio che conduce agli albori dell’arte circense. Nel 1977 la NASA lanciava la sonda spaziale Voyager con a bordo un disco d’oro per grammofono concepito per qualunque forma di vita extraterrestre o per la specie umana del futuro in grado di ritrovarlo. Per comunicare la storia del nostro mondo e dell’umanità, tra le varie tracce del disco furono registrati tre brani di Bach. Dopo oltre duecentocinquanta anni di assenza dalle scene e un viaggio interstellare, Johann Sebastian Bach torna sulla terra e si adegua alla nuova musica: suona contemporaneamente il pianoforte elettrico, una batteria e un sintetizzatore – l’organo dei nostri tempi – e si esibisce in un numero di virtuosismo con le boleadoras argentine.

Accompagnati dalle sue note, una giovane e timida danzatrice scoprirà di poter essere anche una spericolata acrobata aerea, ma di aver dimenticato come sedersi su una sedia; e un clown, intrappolato in un’altra epoca, tiene il suo presente in equilibrio su un archetto da violino, fragile metafora della ricerca di un punto di incontro fra la musica di dentro e quella di fuori.

Il tema sotteso a questo ambizioso progetto è vivere, gestire e attraversare il confine muovendosi in quello spazio che permette il dialogo delle arti. Racconta Giacomo Costantini, cofondatore di Circo El Grito. Il circo diviene allora cerniera fra differenti

linguaggi artistici dove convivono gli aspetti suggestivi del circo e la logica scenica contemporanea della musica, del teatro e della danza. Lo chapiteau diviene quindi uno spazio teatrale aperto e itinerante, un teatro nomade che accoglie per affinità poetica tutte quelle arti che hanno favorito la ricerca e la nascita del circo contemporaneo.

Nel 2022, di ritorno da Bruxelles, il Circo El Grito festeggia i 15 anni di attività ed annuncia la nascita del SIC / Stabile di Innovazione Circense, il primo centro internazionale di produzione multidisciplinare dedicato al circo contemporaneo. Con il SIC si sviluppa un progetto a lungo termine e da lungo tempo immaginato dai fondatori e direttori artistici del Circo El Grito, Fabiana Ruiz Diaz, Giacomo Costantini.

Creazione Luci: Marco Oliani. Adattamento Luci: Domenico De Vita. Ringraziamenti: Andres Tato Bolognini, Gonzalo Alarcon, M. Vandepoel, Louis Spagna, F. Baioni, Timoteo Grignani.

Info: Orari: giovedì e venerdì ore 21:00, domenica ore 17:00. Prezzi: intero € 25, ridotto over 65, under 26 e nostri convenzionati € 18, ridotto studenti €15 e €10 bambini info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com – promozione@teatrovascello.it Durata: 65’. Spettacolo adatto ai bambini, ragazzi e famiglie. Guarda il video https://youtu.be/Bz1KaFaQFGU

www.teatrovascello.it

Teatro – Roma: CHARTA

Fortezza Est. Via Francesco Laparelli, 62

15/12/2022 – 17/12/2022

Di e con Bernardo Casertano. Disegno luci: Chiara Saiella. Produzione Fortezza Est e Teatro Akropolis.

“Padre: devo continuare a parlare per scherzo o cominciare a parlare sul serio – Ragazza: parli per scherzo – Padre: no, perché io sono condizionato dal mio scherzo e lì dentro c’è la mia verità? – Ragazza: non parli nè sul serio nè per scherzo allora. – Padre: Infatti è così che parlerò”. Affabulazione – P.P. Pasolini

Dopo il debutto dello scorso novembre al Teatro Akropolis di Genova arriva a Roma il nuovo lavoro di Bernardo Casertano: un passo personalissimo verso l’abisso della paternità, verso la visione di quell’enorme esperienza che tanto può affascinare quanto spaventare.

  

“Charta” ovvero il latino del termine Carta, è l’ultimo tassello di una trilogia sul tema della “condizione umana”. Un percorso iniziato con Dino, ispirato da “Il re del plagio” di Jan Fabre, proseguito con Caligola – Assolo.1, dal Caligola di Albert Camus. La chiusura della trilogia trae spunto da due testi: Affabulazione di P.P. Pasolini e Pinocchio di Collodi, nella trasposizione di Carmelo Bene.

Si tratta di una descrizione personalissima dell’incognita della paternità. Attraverso la metafora di una prova apparentemente impossibile da superare, ma possibile da affrontare, “Charta” porta in scena il tentativo di descrivere la sensazione a riguardo, la descrizione metaforica di una legittima non-genitorialità. Un “un padre” e “un figlio”, assolutamente interscambiabili e l’atrocità con cui si sopprime troppo facilmente l’io figlio di fronte alla paternità. Pinocchio di Carmelo Bene, è la volontà di uscire da quella retorica culturale che vuole l’indottrinamento dei figli da parte dei padri, o degli adulti. Un Pinocchio ipoteticamente padre che assume un’onestà tale, da assurgere a simbolo del racconto.

“La carta è un materiale che ricorda molto la natura umana acquisendo forse le resistenze diverse in base al contesto in cui si trova.” scrive Bernardo Casertano nel saggio pubblicato sul XIII volume Testimonianze ricerca azioni pubblicato da AkropolisLibri.

Info: Orario: 20:30. Biglietti: 12€. Info e prenotazioni: fortezzaest@gmail.com tel. 329.8027943 / 3494356219.

www.fortezzaest.com

Teatro – Roma: LA SIGNORINA PAPILLON (Nel paese dei brutti sogni)

Teatro Lo Spazio. Via Locri 42/44

15/12/2022 – 18/12/2022

Commedia di Stefano Benni. Regia Piero Di Blasio. Con Valeria Monetti, Ludovica Di Donato, Mauro Conte, Piero Di Blasio. Movimenti coreografici Felice Lungo.

Una delle commedie più divertenti del geniale e prolifico Stefano Benni. Una critica dissacrante e ironica della società contemporanea raccontata attraverso 4 personaggi molto diversi tra loro.

 

La pura e ingenua Rose, collezionista di farfalle e ammiratrice di rose di ogni forma e colore vive nella sua casa in campagna, lontana dal frastuono e dalla corruzione della città, un mondo che non le appartiene.
A corrompere questo bucolico paesaggio arriveranno delle presenze esterne e ingombranti. La cara amica Marie Luise, donna lussuriosa parigina, amante di tutti quelli che contano. Il poeta Millet, scribacchino bohemian redento che crede che il potere economico conti più di ogni altra cosa e che la poesia debba asservirsi ad esso. E il comandante della loggia Armand, essere spregevole devoto alla violenza e al comando, sanguinario e attaccabrighe conosce solo il valore dell’onore e della spada.
Tutti e tre hanno un compito: corrompere Rose al mondo moderno… e poi ucciderla e rubarle villa in campagna e cane.
Riusciranno nella loro impresa?

Tutto si svolgerà secondo i goffi piani criminali dei tre corruttori o era tutto un sogno?
Non resta che scoprire il finale, anche se forse è meglio pensare di sognare. Dai sogni possiamo uscirne, dalla realtà si può solo fuggire e, magari, rifugiarsi in rose colorate e libere e svolazzanti farfalle.

Info: Da giovedì a sabato ore 21:00, domenica ore 18:00. Biglietti: 15 euro – ridotto: 12 euro (bar aperto per aperitivo dalle 19.00). Informazioni e prenotazioni 339 775 9351  /  06 77204149 info@teatrolospazio.it

www.teatrolospazio.it

 

Teatro – Roma: BEGINNING

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Teatro Sala Umberto. via della Mercede, 50

06/12/2022 – 31/12/2022

Di David Eldridge. Regia: Simone Toni. Con: Francesca Inaudi e Giovanni Scifoni. Traduzione: Marco Maria Casazza. Produzione OTI – Officine del Teatro italiano.

Come ci si innamora nel nostro tempo? Amore riesce ancora a scagliare le sue frecce o il cuore, ai nostri giorni, è sempre protetto da uno smartphone che gli fa da scudo, custode di tutto il nostro essere? Eros per i greci era un Dio che aveva le sembianze di un giovane nudo e scalzo che dormiva per strada. Secondo Platone era figlio di Penia (povertà) e Poros (strada).

 

A volerci dire che Amore è una via per uscire dalla povertà, materiale e dell’anima. Perché anche l’individuo più misero quando s’innamora diventa ricco non ha bisogno di altro. Ma soprattutto per abbandonarsi all’amore bisogna essere folli, aver voglia di mettersi in contatto con la propria follia e dimenticare se stessi, dimenticare tutto ciò che si ha e tutto ciò che siamo diventati per piacere agli altri. Oggi abbandonare tutto questo costa molto perché la società ci impone di essere ciò che abbiamo e di apparire sempre felici e autosufficienti.

Per fare l’amore bisogna spogliarsi ben di più, fino in fondo, andare a cercare l’anima fin dove si è nascosta e con un atto di estrema follia avere il coraggio di riporla nell’altro.

L’autore vuole raccontarci esattamente del coraggio che ci vuole per incominciare una storia d’amore nei nostri tempi incasinati e della fragile bellezza che ognuno di noi nasconde dietro la maschera e che in una notte qualsiasi qualcuno arriva e sa cogliere e accogliere.

Scene: Alessandro Chiti. Costumi: Francesca Grossi. Assistente alla regia: Emanuele Baroni.

Info: 6, 7, 8, 9 ore 21:00; 10 ore 17:00 e 21:00; 11, 15, 16, 17 ore 21:00; 18 ore 17:00; 22, 23 ore 21:00; 26 ore 17:00; 27, 28, 29, 30 ore 21:00; 31 ore 22:00 (speciale capodanno). Durata spettacolo h. 1.40

www.salaumberto.com

 

Teatro – Roma: BUBBLES REVOLUTION

Teatro Olimpico. Piazza Gentile Da Fabriano, 17

25/11/2022 – 27/11/2022

Con Marco Zoppi e Rolanda Sabaliauskaite. Produzione Bubbles Factory.

Marco Zoppi & Rolanda sono considerati tra i più grandi Bubble Artist del panorama mondiale; ad oggi hanno esportato il loro show – BuBBles Revolution – in quasi 60 paesi nel mondo in 4 continenti. New York, Las Vegas, Pechino, Dubai, Tokio, Parigi, Madrid, Hong Kong sono solo alcune delle centinaia di città del globo dove si sono esibiti ricevendo l’applauso di milioni di spettatori.

 

BuBBles Revolution è un viaggio nel magico mondo delle bolle di sapone, una dimensione fantastica dove tutto è possibile e non esistono limiti all’immaginazione. È la storia di un’emozione che ci appartiene e che è tanto semplice quanto complicata da spiegare: lo stupore! In Bubbles Revolution lo stupore viene raccontato al cuore utilizzando le bolle di sapone come mezzo per creare l’impossibile, senza alcun trucco o illusione. Grazie a questo senso di stupore ci sembra di vivere in un mondo davvero magico dove tutto è realmente possibile.

Lo spettacolo iporta nel mondo magico che esiste in ognuno di noi e ci ricorda ciò che sappiamo già nel profondo ma che forse, crescendo, abbiamo dimenticato: che niente e veramente impossibile.

Con l’esclusivo biglietto GOLD di “Bubble Revolution” si può vivere da vicino il magico mondo delle bolle di sapone. Inoltre si ha: ingresso in teatro riservato 30 minuti prima; migliori posti vicino al palco; visita del backstage dello spettacolo; foto dentro una bolla di sapone gigante; poster dello spettacolo autografato; un gadget esclusivo per imparare l’arte delle bolle di sapone.

Info: 25 ore 20:30, 26 e 27 ore 17:30 e 20:30.

www.teatroolimpico.it