NEL TEMPO DEGLI DEI – IL CALZOLAIO DI ULISSE – teatro a Gibellina

Baglio Di Stefano

Gibellina

27/07/2019 e 28/07/2019 ore 21:15

Lo spettacolo, con due uniche tappe siciliane in occasione della 38^ edizione delle Orestiadi di Gibellina, “canta” le gesta di un Ulisse navigato e stanco di sangue, il quale racconta la sua avventura a un giovanissimo dio/pastore, un ragazzo di oggi, impaziente, curioso che vuole condividere sui social gli aspetti più “pulp” dell’avventura omerica.

Di Marco Paolini e Francesco Niccolini; Regia di Gabriele Vacis; Con Marco Paolini, Saba Anglana, Elisabetta Bosio, Vittorio Cerroni, Lorenzo Monguzzi ed Elia Tapognani; Scenofonia, luminismi, stile Roberto Tarasco; Produzione Jolefilm – Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa.

Marco Paolini, in questa sua personale rilettura, attualizzazione, smitizzazione dell’Odissea, vuol raccontare un Ulisse saggio confuso e disorientato che ha bisogno di continuare a conoscere e capire, un uomo che forse non riuscirà mai a placare i vecchi e nuovi demoni che lo albergano. Alla fine trionfa la stanchezza umana di Ulisse, la sua disillusione, la sua estenuante malinconia. Un canto che coinvolge musicisti e attori che è una riflessione sull’uomo e sul destino, sul restare umani e il senso del limite, sul sentirsi e essere déi; temi che permettono di trovare chiavi di contemporaneità forti ed evidenti.

“Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano: e la distanza (celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo e cantarlo. Perché di questo si tratta: un canto. Un canto che racconta di un ex guerriero ed eroe, Ulisse, ridotto a calzolaio viandante, che da dieci anni cammina verso non si sa dove con un remo in spalla, secondo la profezia che il fantasma di Tiresia, l’indovino cieco, gli fa nel suo viaggio nell’aldilà, narrato del X canto dell’Odissea.” M. Paolini.

Questo Ulisse pellegrino e invecchiato non ama svelare la propria identità e tesse parole simili al vero. Si nasconde, racconta balle, si inventa storie alle quali non solo finisce col credere, ma che diventano realtà e addirittura mito. Ulisse, dopo un pianto liberatorio con il figlio Telemaco e una notte d’amore con Penelope, subito riparte perché un destino già scritto e la volontà degli dèi gli hanno imposto di massacrare i 108 giovani principi achei, che gli hanno invaso la casa, insidiato la moglie, e le 12 ancelle che agli invasori si sono concesse. Potrebbe dichiararsi innocente perché così gli hanno dettato gli dèi, che considerano quel sangue un rito sacrificale, ma Ulisse non ci sta. Impossibilitato a sottrarsi a quel destino di morte e violenza, e dopo essersi macchiato di quel sangue, ecco il colpo di scena: invece di godersi la vittoria con l’annessa protezione divina (Atena e Zeus sono al suo fianco a benedirlo prima, durante e dopo la strage), si autoinfligge la più dura delle punizioni e denuncia come crimine quello che gli dèi dell’Olimpo considerano un’ecatombe, cioè il più grande sacrificio che un essere umano possa loro offrire. Così, dopo venti anni di assenza e disavventure, Ulisse si obbliga a un nuovo esilio. Rinuncia al governo, abbandona la famiglia e il regno, ma soprattutto abbandona gli dèi che lo vorrebbero trionfante e immortale: si rivolta contro i loro capricci, la loro ambigua volontà e non ha paura di pagare il prezzo della propria scelta. Questo e molto altro, sotto le mentite spoglie di un calzolaio – anzi, del calzolaio di Ulisse, uno straniero dai sandali sdruciti, indurito dagli anni, dai viaggi e dai naufragi – racconta il protagonista ad un giovanissimo capraio incontrato apparentemente per caso.

“Le nozze di Cadmo e Armonia, il libro di Roberto Calasso, porta in epigrafe una frase di Salustio: queste storie non avvennero mai, ma sono sempre. Quel bellissimo libro di Calasso raccontava il rapporto tra gli dèi e gli uomini. Gli dèi, nella Grecia classica, erano personaggi della vita quotidiana. Con tutti i pregi e i difetti degli umani. Non è facile, per noi moderni, comprendere questa consuetudine con le divinità – racconta Gabriele Vacis -. Oggi dove sono gli dèi? Dov’è Dio? La risposta esatta che si doveva dare al catechismo non contraddice quello che voglio dirvi: dov’è Dio? In cielo, in terra e in ogni luogo. Quando Paolini ha cominciato a parlarmi di questo spettacolo mi ha chiesto di leggere Homo deus di Yuval Noah Harari. Lì si trova una risposta che non contraddice quella del catechismo: adesso gli dèi siamo noi. Siamo noi occidentali ricchi che facciamo i temporali e abitiamo in chiese preziosissime: New York, Parigi, ma anche Dubai o Seul. Siamo noi che, discrezionalmente, senza bisogno di motivi razionali, decidiamo dove devono stare gli umani e come devono starci. Il libro di Calasso è importante perché racconta l’ultima volta in cui gli umani e gli dèi si sono seduti, insieme, allo stesso banchetto. Poi sono cominciati i muri. Da una parte gli dèi, dall’altra gli uomini. E in mezzo c’è Ulisse, un uomo che ha un rapporto privilegiato con gli dèi grazie alla sua intelligenza, alla sua arguzia. L’Ulisse che vorremmo raccontare è quello che ha già vissuto tutte le sue peripezie, è un vecchio di oggi: ancora molto in gamba, consapevole ma senza futili illusioni. È un saggio confuso e disorientato che ha bisogno di continuare a comprendere, nonostante tutto. È un Ulisse che, finalmente, prova ad ascoltare sua moglie, suo figlio, che prova a comprendere persino gli dèi capricciosi che si sono giocati il suo destino.”

Biglietto intero 15€ – Biglietto ridotto 10€ (Studenti universitari, under 25, residenti nel  Comune di Gibellina – Pagina Istituzionale , Soci  Pro Loco UNPLI , Possessori biglietto Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa , Possessori biglietto  Teatro greco di Siracusa – Fondazione Inda Stagione 2019, CRAL dipendenti Regione Siciliana con tessera in corso di validità).

Biglietti in vendita a Trapani, Libreria del Corso, o a Palermo alla libreria Modusvivendi e Easy Reader, oppure su www.fondazioneorestiadi.it/orestiadi-2019

www.fondazioneorestiadi.it

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LUDOVICO EINAUDI – SEVEN DAYS WALKING – concerto a Siracusa

Teatro Greco

Siracusa

25/07/2019  h:21:00

Unica tappa siciliana per il tour mondiale del compositore torinese che si esibirà per la prima volta in carriera davanti al pubblico del Teatro Greco di Siracusa accompagnato da Federico Mecozzi al violino e da Radi Hasa al violoncello, in una produzione Ponderosa music&art.

Si chiude con questo appuntamento imperdibile la Stagione 2019 della Fondazione Inda, che con le tre produzioni inserite nel cartellone degli spettacoli classici, “Elenacon” la regia di Davide Livermore, “Le Troiane” dirette da Muriel Mayette-Holtz e “Lisistrata” per la regia di Tullio Solenghi, e la serata speciale con Luca Zingaretti, ha già conquistato migliaia di spettatori facendo registrare numeri da record in 105 anni di storia.

Il tour di Ludovico Einaudi, nel corso del 2019 toccherà le principali città d’Europa e Stati Uniti e in questi giorni vedrà il compositore esibirsi in teatri e anfiteatri greco-romani: dopo Verona e Fiesole anche Siracusa, Napoli e Roma.

Seven days walking è il progetto musicale più ambizioso e visionario che Ludovico Einaudi abbia finora realizzato: sette dischi che verranno pubblicati nell’arco di sette mesi consecutivi. Il compositore classico più ascoltato di tutti i tempi nello streaming, con oltre 2 miliardi di ascolti, è stato ispirato per questa nuova impresa in montagna.

“Nel gennaio dell’anno scorso facevo lunghe passeggiate in mezzo alla neve, seguendo più o meno sempre lo stesso percorso. Nevicava molto e coi pensieri mi perdevo dentro quello stato di tormenta in cui le forme, spogliate dal freddo, avevano perso i loro contorni e colori. Forse quella sensazione di essenza estrema è all’origine di questo album”. L. Einaudi.

Il disco è stato registrato in autunno a Schloss Elmau in Germania e negli Air Studios di Londra. Con Einaudi al pianoforte, Federico Mecozzi al violino e Redi Hasa al violoncello. Riascoltando la registrazione delle prime prove, l’idea si precisa ulteriormente. “Ogni versione mi sembrava avere un carattere proprio, con sfumature distinte – aggiunge il compositore -. Associavo il tutto al camminare, all’esperienza di fare e rifare gli stessi percorsi, scoprendo ogni volta nuovi dettagli. E così alla fine ho deciso di inserire tutte le versioni in un percorso di ascolto labirintico, per entrare nei meandri del processo creativo e per capire come un’idea musicale si possa sviluppare in tante direzioni, cambiare ogni volta che viene eseguita e cambiare nuovamente quando viene ascoltata”.

Seven days walking è suddiviso in sette episodi, ognuno dei quali è focalizzato su alcuni temi principali, sette variazioni intorno a uno stesso percorso immaginario o sette momenti diversi dello stesso itinerario. Sette album dal Day One al Day Seven che, dopo l’uscita del Day One il 15 marzo, verranno pubblicati in digitale a scadenza mensile fino a essere riuniti in cofanetto nell’autunno 2019.

www.indafondazione.org/it

 

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IL TEATRO IN CUFFIA NEL SILENZIO DEL GRANDE CRETTO – teatro a GIBELLINA

Cretto di Burri

Gibellina

25/07/2019 e 26/07/2019 h:18:30 (fino al tramonto)

Due spettacoli che avranno come palcoscenico la più grande opera di Land Art al mondo realizzata da Alberto Burri sulle rovine di Gibellina vecchia, distrutta dal terremoto del 1968. Entrambi verranno ascoltati tramite cuffie in quadrifonia, dando così allo spettatore la possibilità di immergersi completamente nell’opera teatrale e nel religioso silenzio del Cretto.

Il 25 luglio Galatea Ranzi interpreta ANTIGONE POSSIBILE, una scrittura di Pina Catanzariti che reinterpreta l’opera di Sofocle; regia di Marcello Cava.

Il 26 luglio Alessandro Preziosi interpreta LA NOTTE DI GIBELLINA, un’opera teatrale scritta da Massimo Recalcati, testo appositamente dedicato a Gibellina ed in maniera particolare al “Grande Cretto”, opera d’arte già oggetto di studio del noto psicanalista, che con “La Notte di Gibellina” si cimenta in una narrazione drammaturgica costruita in chiave analitica e simbolica. Il Grande Cretto raccontato da Recalcati diventa simbolo ed esaltazione della vita, opera che ricuce un’antica ferita, che produce quella bellezza che lenisce il dolore elaborando creativamente il sentimento della perdita. Alessandro Preziosi sul Grande Cretto racconterà un teatro dal linguaggio psicoanalitico, già sperimentato con l’interpretazione della figura di Vincent Van Gogh.

I due eventi sono organizzati dal Comune di Gibellina in collaborazione con la Fondazione Orestiadi.

Costo biglietto: 10 euro

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MISTERO BUFFO – teatro a GIBELLINA

Baglio Di Stefano

Cretto di Burri, Gibellina

13/07/2019 h:21:15 (fine spettacolo 22:30)

Ugo Dighero, interprete e regista dello spettacolo prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, in occasione delle Orestiadi 2019, rivisita due celebri monologhi di Dario Fo – Il primo miracolo di Gesù Bambino e La parpàja topola, due popolarissimi racconti creati dalla vulcanica fantasia del nostro premio Nobel per la letteratura Dario Fo.

Appartengono a quel meraviglioso contenitore denominato “Mistero buffo” la cui ricorrente caratteristica più evidente è la scelta del linguaggio.
Dario Fo, riprendendo la tradizione dei comici dell’arte, costretti dalla “Controriforma” a inventare un simil-francese, un quasi-spagnolo, un semi tedesco, per recitare nei paesi europei durante loro fuga dall’Italia, propone il suo gramelot personale, mescolando dialetti nordici, parole arcaiche e suoni onomatopeici. Il linguaggio così inventato possiede una capacità comunicativa impressionate che riesce a toccare direttamente l’anima degli spettatori utilizzando l’ironia e l’iperbole come strumenti preferiti.

“Il primo miracolo di Gesù bambino” è tratto da uno dei vangeli apocrifi e ci descrive un Sacra Famiglia di un’umanità inconsueta e toccante.
“La parpaja topola”, tratta da un fablieux medioevale francese, propone, come accade nel film Forrest Gump, una efficacissima metafora sull’idiota.
Giavanpetro, giovane capraio, riuscirà, con la sua semplicità, la sua tenerezza e la mente priva di malizie, a conquistare la ragazza più bella del paese nonostante le trappole che il mondo cinico pone sul suo cammino.

Dighero ce ne propone una sua personale versione dando vita ad una vertiginosa galoppata teatrale in cui il moderno giullare deve riuscire ad interpretare tutti i personaggi delle vicende, visualizzare le ambientazioni e far percepire allo spettatore gli odori e le sonorità dei luoghi del racconto.

Una splendida scommessa per un attore!

Info: Biglietto intero: 15 euro; Biglietto ridotto: Studenti universitari (in possesso di libretto in corso di validità) – Giovani under 25 – Residenti nel Comune di Gibellina – Soci Unpli – Possessori biglietto Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa – Possessori biglietto di Siracusa Teatro Greco Stagione 2019, Fondazione INDA – CRAL dipendenti Regione Siciliana con tessera in corso di validità I: 10 euro.

www.fondazioneorestiadi.it

 

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UNA NOTTE SBAGLIATA – teatro a GIBELLINA

UNA NOTTE SBAGLIATA – teatro a GIBELLINA

Baglio Di Stefano

Cretto di Burri, Gibellina

12/07/2019 h:21:15 (fine spettacolo 22:30)

Dopo il debutto a Napoli al Teatro Festival nel giugno 2019, arriva a Gibellina, in occasione de le Orestiadi 2019, lo spettacolo di e con Marco Baliani; regia: Maria Maglietta; scene e luci: Lucio Diana; musiche: Mirto Baliani; Produzione: Marche Teatro.

Come si manifesta l’Assurdo? Ci sono segnali che possano mettere in allarme prima che la terribilità del caso si metta in moto e precipiti negli eventi?
Forse sì, ci sono, ma sono accenni, avvertimenti che l’anima non coglie. Presi come siamo dall’immanenza del reale, quei piccoli, minuscoli segnali di allarme vengono trascurati.
Eppure, quella notte, notte che solo dopo che tutto è avvenuto, chiameremo notte sbagliata, Tano, l’uomo della nostra storia, aveva avvertito qualcosa.
Sul punto di uscire di casa, qualcosa come un brivido lo aveva attraversato, il passo si era fatto incerto, aveva esitato, ma poi il cane lo aveva guardato in quel modo così umano, piegando la testa di lato, con quel guaito debole che era una precisa richiesta, e lui allora, non aveva potuto rifiutare, era uscito.
Li tra i casermoni scuri, slabbrati dal tempo della periferia dove la storia accade, è più facile che le Assurdità del mondo si diano convegno e agiscano. In quei luoghi alberga l’impotenza, la frustrazione di chi è costretto a immaginare mondi che non possiederà mai.

Tutto quel ben di dio che passa di continuo dentro gli schermi e che sembra così a portata di mano: auto sfreccianti in paesaggi mozzafiato, famiglie felici in cucine immense come tre appartamenti di borgata messi insieme, donne e maschi incantevoli che emergono grondanti dalle acque, come nuove divinità ammiccanti. Tutto questo inarrivabile mondo esiste ma appartiene a quelli che non abitano lì, a quelli che se escono, di notte, a portare il proprio cane a passeggio nel parco, sanno, in modo certo, che nessuna avversità potrà turbare la loro passeggiata.
La separazione, ormai avvenuta, tra mondi che possono e mondi impotenti è un’ottima condizione per far sì che l’Assurdo si manifesti.

“Dopo il successo dello spettacolo Trincea, vorrei sperimentare un’altra tappa di ricerca di quello che mi piace chiamare teatro di post-narrazione. Una narrazione dove il linguaggio orale del racconto non riesce più a dispiegarsi in un andamento lineare, ma si frantuma, produce loop verbali in cui il Tempo oscilla, senza obbligati nessi temporali. Flussi di parole che prendono strade divaricanti mentre cercano disperatamente di circoscrivere l’accadimento di quella “notte sbagliata”. Quella manciata di minuti, chè tanto durerebbe nel Reale il puro accadere dell’evento, si amplifica e diviene big bang di quell’universo di periferia, si espande nelle teste dei partecipanti all’evento, compreso il cane, risucchiando come un buco nero anche chi non è lì su quel pratone d’erba polverosa, ma vicino ai cuori e alle coscienze di chi sta agendo.
Un turbine linguistico sostenuto da un corpo che agisce l’evento in maniera performativa, un corpo che si metamorfizza a mano a mano che l’azione prosegue, con gesti che richiamano le esperienze della body art degli anni settanta, marchiando il corpo come fosse la tela dove l’Assurdo si mostra pienamente, al di là perfino delle parole”. Marco Baliani

Info: Biglietto intero: 15 euro; Biglietto ridotto: Studenti universitari (in possesso di libretto in corso di validità) – Giovani under 25 – Residenti nel Comune di Gibellina – Soci Unpli – Possessori biglietto Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa – Possessori biglietto di Siracusa Teatro Greco Stagione 2019, Fondazione INDA – CRAL dipendenti Regione Siciliana con tessera in corso di validità I: 10 euro.

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FAMO ESTATE A ‘NA COSETTA – concerti a Roma

‘Na Cosetta Estiva

via del Mandrione 63, Roma

09/07/2019 – 14/07/2019

Una nuova piazza per il Festival di Roma Est, organizzato dal bistrot e live club Na cosetta nell’inedita location di snodomandrione in Via del Mandrione 63. Incastonata tra l’affascinante e storico acquedotto Felice e lo scenario più urbano della ferrovia che corre lungo la Casilina, oltre 4mila metri quadri di spazio all’aperto per fare la vostra estate.

Programma della settimana.

– 09 luglio: ANDREA LASZLO DE SIMONE

Nell’attesa che esca l’album completo Andrea Laszlo De Simone rispolvera la sua versione sestetto per una serie di selezionatissime date estive. Sul palco di ‘Na cosetta estiva potremo ascoltare una sfumatura diversa, volutamente più disordinata e imprevedibile delle canzoni di “Uomo, Donna” e “Ecce Homo”. Sul palco c’è in tutto e per tutto una band che pensa, suona, agisce e si comporta da band, in un’esperienza ogni volta diversa e influenzata dal contesto e dal momento. Vieni a salvarmi https://www.youtube.com/watch?v=jCruNzlYPrE Con suo prossimo album Andrea Laszlo De Simone vuole indagare l’immenso, la circolarità del tempo e dello spazio e il modo in cui queste determinano lo svolgimento della nostra vita. Con il brano “Conchiglie” il cantautore torinese ci fornisce un piccolo assaggio del nuovo lavoro che arriverà “Immensità”, mediometraggio musicale che uscirà a settembre in contemporanea in Italia (per 42 Records) e Francia (Ekleroshock / Hamburger Records). Il prossimo disco sarà un vero e proprio concept in cui la musica e le immagini (la regia è firmata dallo stesso Andrea Laszlo De Simone che scrive, produce, arrangia, suona, canta e registra le sue canzoni) si fondono insieme a creare un unicum che avvolge e cattura l’ascoltatore/spettatore dalla prima all’ultima nota.

Live dalle ore 21:00; Biglietto 8 euro; Area free: sempre aperta con food, drink e giochi.

– 10 luglio: I MIEI MIGLIORI COMPLIMENTI

It-pop e suoni elettronici, I miei migliori complimenti parla d’amore in questi tempi moderni e non è dunque un caso che la sua musica venga scritta proprio al computer. L’EP d’esordio del milanese Walter Ferrari “Le disavventure amorose di Walter e Carolina” è un album di fotografie scattate alla fine di una relazione, ognuna corrispondente ad uno stato d’animo. Un piccolo caleidoscopio dell’essere presi male al tempo dell’indie pop italiano che ha subito trovato ascoltatori, come testimonia il successo dei primi brani pubblicati. Colazione da Gattullo https://www.youtube.com/watch?v=bxnuMOFpTbA

Live dalle ore 21:00; Ingresso gratis; Area free: sempre aperta dalle 18:00 con food, drink e giochi.

 – 11 luglio: JOE ELLE

Scelta da Morgan nell’ultima edizione di The Voice of Italy, Elisa Paschetta alias JOE ELLE nei suoi brani parla delle diverse sfaccettature di sé, di immagini che scorrono ad occhi aperti intervallate da pensieri sognanti, fantasie adolescenziali e pensieri profondi velati da un’innocenza color pastello. Il suo inizio “Sembra Semplice” dopo l’EP uscito circa una anno fa, ma l’indie pop di JOE ELLE, nato per voce e chitarra, si appresta ora a diventare più elettronico e pop nel suo tour estivo che fa tappa giovedì 11 a ‘Na cosetta. Ho scritto https://www.youtube.com/watch?v=h0fREUcZKCI

Live dalle ore 21:00; Biglietto 5 euro (valido anche per il live alle ore 22:00 di MÈSA); Area free: sempre aperta dalle 18:00 con food, drink e giochi.

 – 12 luglio: LA MUNICIPÀL + OPEN ACT DISCO ZODIAC

Un live pieno di “Bellissimi difetti” quello de La MUNICIPàL, nuovi romantici e sperimentatori del pop d’autore che con il loro disco sono stati premiati per poter salire sul palco del concertone del Primo Maggio a Roma. I fratelli Carmine e Isabella Tundo fanno così del Pop Crepuscolare la propria matrice stilistica. In scaletta i singoli “Vecchie dogane”, “I Mondiali del ‘18”, “Italian Polaroid”, “Mercurio Cromo” e “Punk Ipa”, rilasciati nel corso del 2018, suonati con una nuova maturità acquisita. Italian polaroid https://www.youtube.com/watch?v=QD7qr9qaJBU “Bellissimi Difetti” iCompany – Iuovo) è disco dal percorso emotivo turbolento e passionale, che viaggia alla riscoperta di se stessi abbracciando e non più demonizzando le temute imperfezioni. Come nella pratica giapponese del kintsugi, da un’imperfezione può nascere una forma ancora migliore di perfezione estetica e interiore. Le smagliature diventano trincee in cui rifugiarsi e un neo sulla bocca, una cicatrice si trasformano in virtù. L’accettazione dei propri difetti è un processo di crescita che ci porta a stare meglio con gli altri e ad affermare la propria identità in un mondo che ci vuole sempre più depersonalizzati e omologati. I difetti invece possono diventare bellissimi e renderci unici. Mercurio Cromo https://www.youtube.com/watch?v=hNLI35Hb98s

Live dalle ore 21:00 con open act Disco Zodiac; Biglietto 7 euro; Area free: sempre aperta dalle 18:00 con food, drink e giochi.

 – 13 luglio: LA BATTERIA LIVE (RADIO ROCK PARTY)

Prog-rock, funk, hip-hop, musica classica, elettronica, ritmi latini, italo-disco, psichedelia e hard rock. La Batteria torna così a imporre il suo gioco a distanza di quattro anni dall’omonimo esordio. Una sfida contro tutti, incuranti e in antitesi con le regole che vorrebbero tutto diluito in singoli, dalla durata radiofonica o al massimo EP di pochi brani, il gruppo riparte dalla atmosfere cinematiche per allargarne i confini oltre la tradizione del rock classico anni ‘70. Tornano così alla luce le mille esperienze e i gusti personali dei suoi quattro componenti attraverso un vero e proprio viaggio tra epoche e generi che si fondono nello stile ormai inconfondibile della band romana. Ascolta Moviola https://www.youtube.com/watch?v=ni78ERMup9c Ne ‘La Batteria II’ convergono livelli compositivi differenti, quello complesso della Fonderia, così come la spinta ritmica delle produzioni di David Nerattini (aka Little Tony Negri) per i Colle Der Fomento, o le contaminazioni infinite dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con cui la nostra band condivide il chitarrista Emanuele Bultrini, che è presente nell’album con le partecipazioni di Raul Scebba, Evandro Dos Reis, Ernesto Lopez Maturell e Davide Savarese. Sul palco per La Batteria: Emanuele Bultrini (chitarre), David Nerattini (batteria), Paolo Pecorelli (basso) Stefano Vicarelli (tastiere-synth).

Live dalle ore 21:00; Biglietto: 7 euro; Area free: sempre aperta dalle 18:00 con food, drink e giochi.

 – 14 luglio: OMAR PEDRINI

Venticinque anni dopo Omar Pedrini torna a cantare le canzoni dello storico disco “Viaggio senza vento” scritto con i Timoria. Una vera a propria celebrazione del rock italiano, fortemente voluto dai fan e riportato alla luce con la Universal Music. Senza vento https://www.youtube.com/watch?v=MJiP1MAkDX4 Omar Pedrini con la sua nuova band riporterà sul palco di ‘Na cosetta estiva brani come “Senza Vento”, “Sangue Impazzito”, “Piove” e molti altri. Un viaggio che continua ad emozionare i fan storici dei Timoria ma che ha lasciato il segno anche nelle generazioni successive. Conferme che il tempo non può cancellare e che lascia questo disco tra i miti della musica italiana. Dopo anni di tour solisti il cantante di Brescia è ormai pronto a fare i conti con il passato, a riprendere in mano le canzoni scritte da lui, raccogliendo un’eredità che vale la pena di essere ricondivisa: “è il momento di fare i conti con quel passato e sono pronto! Mi sono rimesso con gioia a ‘fare il chitarrista’, in sala prove con i ragazzi della band. Mi sto cimentando con quel capolavoro di album”.

Live dalle ore 21:00; Biglietto 10 euro; Area free: sempre aperta con food, drink e giochi.

www.nacosetta.com

 

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UNO NESSUNO CENTOMILA – teatro a MARSALA

Cantine Pellegrino

Ex Lungomare Salinella, Marsala

12/07/2019 h:21:00

In occasione del 150esimo anniversario della nascita di Luigi Pirandello, uno spettacolo sull’ultimo romanzo dell’autore di Girgenti, quello che riesce a sintetizzare il pensiero dell’autore nel modo più completo. Un evento speciale con Enrico Lo Verso; adattamento e regia di Alessandra Pizzi; produzione: Ergo Sum Produzioni.

Reduce dal successo di un’importante tournèe che da oltre 2 anni ha fatto tappa in oltre 350 teatri, l’attore palermitano darà corpo e voce ai personaggi del romanzo più celebre di Pirandello, rendendo omaggio ad uno dei più grandi drammaturghi di tutti i tempi. Acclamato dalla critica e dal pubblico soprattutto dei più giovani, lo spettacolo ha di recente ricevuto a Busto Arsizio il “Premio Delia Cajelli per il Teatro”, nell’ambito della Seconda Edizione delle Giornate Pirandelliane promosse dall’associazione Educarte in collaborazione con il Centro Nazionale Studi Pirandelliani di Agrigento. Nella scorsa stagione ha vinto il Premio Franco Enriquez per la migliore interpretazione e la migliore regia. Ospite dei più importanti Festival e Teatri nazionali ed internazionali, da oltre un anno Uno Nessuno Centomila sta percorrendo l’Italia in una lunga e fortunata tournée che sino ad ora ha registrato il sold-out quasi ovunque.

Definito dall’autore in una lettera autobiografica come “il più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”, Uno Nessuno Centomila è l’adattamento teatrale della storia di un uomo che sceglie di mettere in discussione la propria vita a partire da un dettaglio minimo, insignificante. Il pretesto è un appunto, un’osservazione banale che viene dall’esterno. I dubbi di un’esistenza si dipanano attorno ad un particolare fisico. Le cento maschere della quotidianità lasciano il posto alla ricerca del Sé autentico, vero, profondo. L’ironia della scrittura rende la situazione paradossale, grottesca, accentua gli equivoci. La vita si apre come in un gioco di scatole cinesi e nel fondo è l’essenza: abbandonare i centomila per cercare l’uno, a volte può significare fare i conti con il nessuno. Ma forse è un prezzo che conviene pagare, pur di assaporarla, la vita.

“Avreì voluto che Pirandello fosse vivo -spiega Alessandra Pizzi- per mostrargli la grandezza della sua parola e l’attualità del suo pensiero che immobilizzano il pubblico ad ogni spettacolo e chiedergli se fosse mai stato consapevole delle conseguenze che avrebbe potuto produrre la tumultuosa portata di quel suo messaggio.” Di qui l’idea di una nuova ed originale messa in scena volta a rendere la perennità del pensiero pirandelliano, l’atemporalità del protagonista uomo di ieri, di oggi, di domani. In forma di monologo, il testo è affidato al racconto e alla bravura interpretativa di Enrico Lo Verso che, dopo anni di assenza dal teatro, torna sul palcoscenico per dar vita ad un contemporaneo Vitangelo Moscarda, l’uomo “senza tempo” e ai personaggi del romanzo pirandelliano, in un allestimento minimale ma mutevole in ogni contesto. Una sorta di seduta psicoterapeutica da cui si viene irrimediabilmente attratti, per affondare le mani nella propria mente, inconsapevoli degli scenari che potrebbero aprirsi.

Per l’occasione la Cantina offrirà al pubblico una degustazione deisuoi prodotti.

 

Per informazioni: 3279097113

La prevendita è disponibile online sul sito www.ciaotickets.com

oppure c/o PREVENDITA : CARLO PELLEGRINO e C. spa tel 0923719911

Costo biglietto € 25 inclusa degustazione

 

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