MAURIZIO BATTISTA in PAPÀ PERCHÈ LO HAI FATTO? – teatro a ROMA

 

Teatro Olimpico

Piazza Gentile da Fabriano 17, Roma

05/03/2019 – 31/03/2019

ALESSANDRA SRL, dopo un’altra annata di immenso successo, presenta il ritorno di Maurizio Battista che porterà un nuovo show tutto da ridere. Scritto da Alessandra Moretti con la collaborazione di Mariano D’Angelo. Con Maurizio Battista e la partecipazione di Stefano Borgia.

La verve del comico romano indagherà, con la sua consueta ironia, il quotidiano vissuto da tutti noi. Maurizio Battista ci guida in un percorso divertente nel quale pone a confronto continuamente i “tempi andati” con i “tempi moderni” per sottolineare vizi e virtù degli uni e degli altri, alla ricerca di quegli aspetti più spassosi e dissacranti, caratteristica questa di tutto il suo umorismo.

Ogni uomo durante la propria vita si imbatte in decisioni da prendere e se si percorre un sentiero non se ne può percorrere un altro. Maurizio esplorerà per noi le scelte che ognuno si trova a dover affrontare rivelandoci gli aspetti più spiritosi che sono davanti ai nostri occhi, ma che grazie alla guida arguta del comico scoprono il loro lato più ridicolo.

www.teatroolimpico.it

 

IL SIGNOR ODIO – teatro a ROMA

Teatro Keiros

Via Padova 38/a, Roma (zona metro Piazza Bologna)

28/02/2019 – 03/03/2019

Le ragazze terribili del teatro italiano ci riprovano con 1,000,000,000 di followers (o quasi).

Uno spettacolo di Stefano Benni e Giorgia Mazzucato, da un’idea di Maria Beatrice Alonzi, mai rappresentato in Italia con Maria Beatrice Alonzi, Francesco Guglielmi, Giorgia Mazzucato, Chiara Cappelli, Maria Caterina Catroppa, Margherita Maggio, Amandine Delclos e Gianluca Piacentini. Regia di Giorgia Mazzucato; luci di Andrea Vannini. Una produzione La SITI – Teatro Stabile di Roma.

“All’odio che vi muove, io non rispondo. Il Signor Odio muore e con lui tutti i mali del mondo.” Giorgia Mazzucato.

Le ragazze terribili del teatro italiano ci provano ancora e stavolta con un miliardo di utenti. O quasi. Giorgia Mazzucato (allieva di Fo e Rame) e Maria Beatrice Alonzi (definita dall’agenzia di stampa estera AFP “the Italian Digital Artist”), capitani del nuovo Teatro Stabile di Roma, quest’anno hanno bussato alla porta del Maestro dei maestri: Stefano Benni che, con loro, confeziona due spettacoli per la stagione. Il primo, scritto dall’autore e dalla Mazzucato stessa, ci racconta di un mondo (il nostro) dove vi è una sola differente anomalia: un utente da un miliardo di followers.

Stefano Benni si unisce a Giorgia Mazzucato nella scrittura di uno spettacolo basato su un’idea di Maria Beatrice Alonzi: basta una malelingua per distruggere l’uomo più buono del mondo? Bastano 15 persone per farne fuori quasi un miliardo? Lo scopriremo a Roma, per la prima nazionale di un atteso spettacolo dello Stabile che, collezionando sold-out in questa stagione 2018/19, è pronto ad accettare una nuova sfida. In scena, oltre alle ragazze, l’intera Compagnia Stabile e l’attore Francesco Guglielmi, già Premio Hystrio 2017.

In questo momento nel mondo gli utenti di Instagram sono 1,000,000,000 (un miliardo). Cosa succederebbe se esistesse un solo utente che li raggiunge tutti… o quasi? Se ci fosse un solo essere umano, dietro un profilo, dal nome Il Signor Odio, seguito da un miliardo di utenti? Cosa succederebbe se questo profilo fosse seguito per un solo, unico, prezioso quanto anomalo motivo: Il Signor Odio esiste ed è la persona più buona del mondo. Non ha secondi fini, non ha scopi biechi, non ha desiderio di apparire. Eppure questa sera, i suoi seguaci, stanno per passare da 999,999,999 a un miliardo ma a qualcuno, questa cosa, non piace. Non piace affatto. Il Signor Odio: haters gonna hate.

www.teatrostabilediroma.it

 

WE WILL ROCK YOU – teatro a ROMA

Teatro Brancaccio

Via Merulana, 244 Roma

27/02/2019 – 03/03/2019

Lo spettacolo con i più grandi successi dei Queen e tra i musical più rappresentati al mondo, fa tappa a Roma.

Non si tratta di una replica del precedente spettacolo ma di una nuovissima produzione concepita appositamente per il nostro Paese da Claudio Trotta per Barley Arts. Pur mantenendo la storia, i personaggi e le musiche originali, che verranno eseguite dal vivo, questo è un nuovo allestimento, attento a sottolineare l’aspetto politico, attuale e visionario alla base del musical e completamente rinnovato sotto ogni aspetto: dalla Regia, affidata a Tim Luscombe  candidato al Lawrence Olivier Award , alla Scenografia concepita da Colin Mayes, fino alle Coreografie curate da Gail Richardson. La Direzione Artistica è affidata a Valentina Ferrari, già confermata nel ruolo di ‘Killer Queen’, mentre Riccardo Di Paola è alla Direzione Musicale e Cristina Trotta il Produttore Esecutivo. E per l’occasione anche il cast sarà totalmente rinnovato.

Oltre 8 milioni di spettatori, 2700 performance e 12 anni consecutivi di rappresentazioni a Londra: sono questi i numeri del musical che mette in scena 24 tra i maggiori successi dei Queen e riflette le performance live della storica band. Lo spettacolo è stato prodotto da Ben Elton in collaborazione con Roger Taylor e Brian May. Ha debuttato al Dominion Theatre di Londra il 12 maggio 2002 e il successo fu così eclatante da entrare nella Top 10 degli show più longevi nella storia del West End. Il musical ha debuttato in Italia a dicembre del 2009, riscuotendo anche nel nostro Paese un grande successo di pubblico. A decretare una tale accoglienza la scelta, condivisa dai Queen stessi, di mantenere le canzoni in inglese (tranne due) e di tradurre e riadattare solo i dialoghi.

Per le nuove stagioni il progetto artistico privilegerà l’attualizzazione e la contemporaneità della vicenda. Uno spettacolo unico nel suo genere che, con grande lungimiranza, ha ipotizzato, in un futuro distopico in cui il rock viene bandito e i suoi seguaci costretti a nascondersi, una società vittima della globalizzazione più totale e alla mercé di una multinazionale che controlla non solo la musica ma la vita dei singoli individui.

www.teatrobrancaccio.it

 

NON È SANGUE È GIOCO – teatro a ROMA

Macro Asilo – Stanza Media

via Nizza, 138 Roma

03/03/2019   Repliche dalle 16:00 e 17:00. Durata: 20:00 minuti a replica

Performance tragicomica di e con Donatella Mei e Carolina Ielardi. Partecipazione video di Gwen Strauss, Direttrice della “The Dora Maar House”.

Il guanto bianco di Dora Maar, interpretata da Donatella Mei, si colora di sangue mentre gioca col coltello tra le dita; lo scalpello di Camille Claudel, interpretata da Carolina Ielardi, batte; la presenza viva di un’ “insegnante” coinvolge il pubblico sul tema del conflitto femminile tra arte e sentimenti.

Ingresso gratuito.

www.museomacro.it

 

 

 

 

IN TRE – teatro a ROMA

IN TRE – teatro a ROMA

Teatro della Cometa

Via del Teatro Marcello 4, Roma

05/03/2019 – 24/03/2019

Dopo lo strepitoso successo della passata stagione, tornano Teresa Federico, Valentina Ruggeri, Francesca Nerozzi ovvero Ladyvette con il nuovo spettacolo scritto a sei mani da Teresa Federico, Fausto Brizzi e Lillo Petrolo, per la regia di Massimiliano Vado. La direzione musicale è di Roberto Gori. A coordinare il tutto è la direzione artistica di Lillo Petrolo. Scene di Mauro Paradiso. Voce off: Lillo Petrolo e Michela Andreozzi.

Bis Tremila srl e Carpe Diem produzioni presentano uno spettacolo di tre giovani attrici e cantanti che si incontrano per caso ad un provino per un progetto non molto chiaro che si rivelerà essere una grande fregatura. Nel trovarsi a condividere un’esperienza particolare, le tre iniziano a conoscersi meglio e a diventare amiche, svelando ciascuna il proprio carattere e le proprie debolezze. Ed è proprio sulla loro goffaggine femminea che nasce l’idea di restare insieme e di provare a riscattarsi con la vita e con la carriera. Nasce così, a poco a poco, un trio scalcagnato, fatto di tre differenze apparentemente inconciliabili ma che non possono più stare separate. La loro vita inizia a cambiare sotto i loro occhi e dai primi successi nascono conflitti, litigi, ripicche e dispetti vari. Cosa siamo disposti a fare per ottenere quello che vogliamo dalla nostra vita? Su quali “cadaveri” siamo disposti a passare? Intorno a loro le pareti si piegano sotto il peso del loro sentirsi perennemente inadatte, ma il talento e un po’ di fortuna continuano a spingerle verso palchi prestigiosi, finché non incontreranno l’uomo che cambierà per sempre il loro destino. In meglio? In peggio? Partendo dalle tre protagoniste, passando per gestori di bar, pianisti, mamme ingombranti e discografici, ci ritroveremo di nuovo ad assistere al destino di tre ingenue sognatrici, tutt’altro che sveglie. Circondate da prestigiosi ospiti, che si presteranno a interpretare le voci di vari personaggi, anche questa volta, la vita de Ladyvette si rivelerà un buffo incubo, mentre cercano di sfidare i piani alti del mondo dello show business per scoprirsi del tutto impreparate.

Riusciranno le nostre tre Divette a sfangarla questa volta?

www.teatrodellacometa.it

 

MOMIX. ALICE – teatro a ROMA

Teatro Olimpico

piazza Gentile da Fabriano 17, Roma

20/02/2019 – 03/03/2019

Cosa ci racconta Alice? Chiedetelo a Moses Pendleton, direttore artistico di Momix, il cui ultimo lavoro per l’Accademia Filarmonica Romana, ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie, ha la sua prima mondiale al teatro Olimpico.

La vera Alice, a solo 10 anni, spinse Lewis Carrol a scrivere il suo fantastico racconto di avventure clandestine. Questo piccolo romanzo è adesso familiare alla maggioranza dei bambini e adulti del mondo, grazie alla fantasia, al brio e al suo cast di personaggi, dal coniglio bianco al cappellaio matto fino alla implacabile regina di cuori.

Il coreografo più immaginativo del mondo della danza ha scelto di infilarsi nella tana del coniglio in un mondo magico dove il corpo umano si trasforma e niente è ciò che appare. Aspettatevi di vedere meraviglie e Alice, quando sarà un gigante…

In collaborazione con Accademia Filarmonica Romana per il Festival Internazionale della Danza 2019

www.teatroolimpico.it

 

TEMPI NUOVI – teatro a ROMA

Teatro Ambra Jovinelli

via Guglielmo Pepe 45, Roma

27/02/2019 – 10/03/2019

In scena un nucleo familiare investito dai cambiamenti veloci e sorprendenti della nostra epoca: elettronica, mutamento dei mestieri e dei saperi, nuove relazioni. Un terremoto che sconvolge comicamente la vita dei quattro personaggi: un padre, una madre e i due figli e li pone di fronte alle contraddizioni, alle difficoltà di un tempo in cui tutto ci appare troppo veloce per essere capito ma in cui siamo costretti a immergerci e a navigare a vista.

Giuseppe è uno storico che vive circondato da migliaia di libri, carico di tutto ciò che ha studiato e scritto. Il figlio Antonio vola invece leggero nella sua epoca fatta di collegamenti rapidi e senza legami col passato, tranne quando deve scrivere il compito sulla resistenza e ha bisogno del sapere del padre. Sabina è la moglie di Giuseppe, una giornalista che ha seguito un corso di aggiornamento sull’elettronica, per imparare a dare una notizia in tre righe e non essere sbattuta fuori dal giornale, e si sente per questo, come ripete spesso al marito, moderna. Clementina è la figlia maggiore della coppia che vive fuori casa e che ha in serbo per i due genitori, che la credevano felicemente fidanzata con Davide, una notizia che metterà a dura prova la modernità di Sabina. Ma un grande colpo di scena prepara anche Giuseppe nel finale ai suoi familiari, perché non vuole essere l’unico a portare tutto il peso del passato e della Storia: “Volevate fare faticare solo me, portare tutto il peso di quegli oggetti con le pagine? Mentre voi tranquilli, leggeri, veloci, giovani… No, non ci sto!”

Presentato da Enfi Teatro Produzione di Michele Gentile /Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale; con Maurizio Micheli, Iaia Forte, Sara Lazzaro e Nicola Ravaioli; scritto e diretto da Cristina Comencini; scene: Paola Comencini; costumi: Antonella Berardi; aiuto alla regia: Paola Rota; assistente alla regia: Jacopo Angelini.

www.ambrajovinelli.org

LA CAMICIA NERA – teatro a ROMA

Teatro Trastevere

via Jacopa de’Settesoli, 3. Roma

26/02/2019 – 27/02/2019

Roma, settembre 1943. Due amici d’infanzia si ritrovano ogni sera per giocare una partita a carte. Sono cresciuti insieme, ma ora qualcosa li divide. Pietro, operaio, si è sposato da poco. Sua moglie Rachele è incinta di otto mesi. Beppe, allo scoppio della guerra viene chiamato a prestare servizio militare. Diventa una camicia nera. Nasce la Repubblica Sociale Italiana. Al comando si sparge la voce che gli ebrei devono essere arrestati. Eppure la loro amicizia non sembra essere cambiata. Il loro rapporto rimane quello sincero e fedele di sempre. Beppe dovrà scegliere se salvare la sua vita o quella del suo amico, di sua moglie, e del piccolo Lorenzo, ancora innocente e ignaro di tutto nella pancia della sua mamma.

“Quando mi sono ritrovato a scrivere un testo ambientato durante la seconda guerra mondiale che trattasse la discriminazione razziale avvenuta in quegli anni, non ero spaventato. Il che, a pensarci bene, è abbastanza strano: quel periodo non è sicuramente fra i più semplici da raccontare, soprattutto per chi, come me non l’ha vissuto. D’altro canto, quello della shoah, era un argomento sul quale sentivo la necessità di esprimermi; necessità che è la materia prima di ogni racconto. Poi la fase di scrittura finisce. E arriva il momento più drammatico. Come lo metto in scena? La risposta è arrivata presto. Bisognava presentare la storia nella forma più sincera e genuina possibile, recuperando la forma del teatro di narrazione e adattandola ad uno spettacolo di teatro tradizionale.” Cit.

Di Daniele Paesano; Regia Daniele Paesano; Con Sabrina Balice, Jacopo Cucurnia, Giacomo De Nisi, Daniele Paesano, Isabella Ripoli, Valerio Rosati.   cit.

www.teatroservi.it

 

Transiberiana – Banco del Mutuo Soccorso

Uscirà il 26 aprile 2019 l’atteso nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso. Il primo concept album dopo la scomparsa di Francesco Di Giacomo.

La band ora è composta da Vittorio Nocenzi, Filippo Marcheggiani, Nicola Di Già, Marco Capozi, Fabio Moresco e Tony D’Alessio.

Transiberiana, ancora incompleto ma con tutta l’espressione del Banco mista ad innovazione, è l’album facente parte della mostra “Banco del Mutuo Soccorso – Il viaggio” al Marsala Factory durante l’estate 2018. Un preziosissimo dono del Maestro Vittorio Nocenzi per Marsala Factory. Un dono esclusivo per le orecchie dei Viaggiatori presenti al Marsala Factory la scorsa estate.

“Questo è l’album nuovo del Banco del Mutuo Soccorso. È l’album concept, si chiama Transiberiana ed è il viaggio che si fa partendo da Mosca ed arrivando all’Oceano Pacifico, il viaggio più lungo che si possa fare su questo pianeta. È una metafora del viaggio della vita.

Nel momento in cui il treno si ferma nel nulla, in questo gigantesco bianco intorno, perché il ghiaccio lo ha bloccato, la gente rimane lì tra il freddo bestiale. Vede fuori, in questa valle completamente bianca e deserta, delle luci che indicano la presenza di altri esseri umani, ai quali vorrebbe rivolgersi per una bottiglia d’acqua, per riscaldarsi. Vorrebbe scendere dal treno e, quando lo fa, si trova davanti a questa immensità, a questo bianco enorme devastante, alla solitudine, al silenzio, al freddo, con la speranza di poter avere un aiuto da chi abita quelle luci lì.

Immagina questa scena. Io l’ho vista dall’alto la Siberia, in aereo, andando a fare concerti in Giappone. Non finisce mai, è enorme. Tre ore di viaggio aereo, è una cosa micidiale.

Questa è la discesa dei viaggiatori che sono partiti con la speranza di vivere tranquillamente e, invece la vita è piena di imprevisti: il ghiaccio che blocca e che non fa andare avanti. C’è il panico, la paura dell’ignoto, la speranza di trovare conforto, c’è tutto questo dentro.

Questa melodia mi piace tantissimo… ho immaginato questo bianco con la nebbia della tundra. L’impalpabilità di questo deserto bianco è un pò come la scena dell’Odissea in cui Ulisse va nell’Ade, rincontra il padre e cerca di abbracciare quest’ombra ma non ci riesce. Ho immaginato la sensazione che si possa avere in una situazione del genere.

In Siberia vivono tantissime etnie diverse, due milioni di persone. Un altissimo tasso di alcolizzazione è comune tra uomini e donne. Vi è stata una russificazione imposta violentemente dal regime sovietico quindi tutte queste etnie non parlano più la loro lingua. Parlano tutte il russo e questa perdita di identità è uno stato d’animo che spinge allo sconforto, alla depressione, unita al freddo continuo, alle difficoltà della vita, alla solitudine.

Arrivando a Vladivostok si tira un sospiro di sollievo perché è finita la Transiberiana ma ci si imbatte immediatamente sull’oceano Pacifico. Si scende dal treno, si prende la nave e riparte il viaggio. Il titolo precedente del brano “Davanti all’oceano” è stato cambiato perché davanti all’oceano viene in mente la contemplazione interiore, invece il brano è molto ritmico, molto energico, perché segna il proseguimento del viaggio. Il nuovo titolo: “Oceano: strade di sale” rappresenta bene questo viaggio.

 Musorgskij è uno dei più importanti compositori russi dell’800 che aveva un amico pittore che fece una mostra. Musorgskij decise di mettere in musica i quadri di questa mostra. Scrisse per pianoforte e Alessandro Ravelli, il più grande orchestratore di tutti i tempi che ha tirato fuori dall’orchestra tantissime sonorità innovative, orchestrò in maniera eccellente le opere di Musorgskij.  In “Quadri di un’esposizione” c’è un brano: “Promenade” che lui compose per dare corpo sonoro, visibilità allo spazio di tempo che intercorre tra un quadro e l’altro; segna lo spostarsi fisicamente tra un quadro e l’altro.  Ricordando Promenade, ho voluto dare corpo, cioè presenza sonora al treno perché tutta questa storia vive del treno e del suo spostarsi. Ogni tanto, quindi, durante l’album, uscirà questo richiamo, un poco come la funzione di Promenade di Musorgskij. Il treno che corre diventa musica. Attraversa questa storia che è data dai luoghi, dai territori, dalla Siberia.

Il nuovo album sarà pubblicato contemporaneamente in tutto il mondo da Inside Out Music/Sony Music Group: l’etichetta più importante al mondo per il progressive rock.

Transiberiana sarà il nuovo album inedito del Banco del Mutuo Soccorso. Un concept album come si usava fare negli anni 70. La scelta è legata ad un altro lavoro già pronto: un’opera contemporanea che uscirà successivamente.

Con Transiberiana si è seguita la tradizione rock progressive per dare continuità e testimonianza di sopravvivenza, nonostante l’ira funesta del destino scatenata sul gruppo con la scomparsa di Francesco Di Giacomo e di Rodolfo Maltese e con la mia malattia e il mio scampato pericolo. Un periodo molto duro durante il quale, come sempre accade, la vita ha dato l’opportunità di costatare che più sottrae, più come una sorta di compensazione, dà.  A me ha dato due cose importantissime: una ritrovata intimità con mio fratello Gianni Nocenzi, altro pilastro della storia del Banco, che durante la mia malattia è stato di una premura e di un affetto più che fraterno e la scoperta nel mio terzo figlio il mio alter ego musicale.

Michelangelo Nocenzi è il coautore di questa nuova musica inedita del Banco e coautore dell’ inedita opera contemporanea successiva già pronta che uscirà dopo la Transiberiana.

È successo una sorta di inatteso gioco creativo!

Con la Transiberiana dobbiamo passare l’esame dei fans! Il fatto di proseguire non è testardaggine o vanità. È proprio un’idea che non puoi fermare! C’è ancora tanto da dire.  In questo periodo è stato molto forte il sentimento di testimonianza da parte dei fans che andava al di là del rapporto che si può immaginare tra una rockstar e il proprio pubblico. È stata una risonanza di umanità tale e tanta da sentirmi obbligato a soddisfarla, a non frustrarla. L’unico modo per poter ricambiare è proseguire. Questo è stato un motivo molto forte per me a spingermi a proseguire questa storia del Banco del Mutuo Soccorso. Il secondo è che sono convinto che finché proseguirò a comporre, a registrare e a tenere concerti, Francesco e Rodolfo saranno vivi ancora nell’immaginario dei fans della band. Quando smetterò moriranno per la seconda volta.

Bisognava passare però, dalle intenzioni più nobili o retoriche ai fatti, dalla teoria alla prassi e la prassi doveva incarnarsi per forza di cose in qualcosa di nuovo, di inedito. In questo periodo così intenso ho fatto un’autocritica. Noi abbiamo commesso un grande errore: ci siamo dedicati troppo all’attività concertistica negli ultimi quindici anni, trascurando l’attività di composizione e di recording. Un artista non può prescindere da questo. Ora devo invertire questa attività dando la priorità alla composizione e al recording, quindi la necessità di pubblicare nuove opere. Prima l’album concept che è nelle attese del mondo Prog, molto presente ovunque. Ci voleva quindi un’etichetta discografica adeguata.

Transiberiana è un appuntamento molto importante anche per la musica italiana. Nell’ambito del Rock Progressive internazionale la storia delle band italiane di Rock Progressive ha un posto da protagonista. Non ci rivolgiamo soltanto agli italiani ma anche agli inglesi, ai francesi, agli statunitensi, etc. che seguono le vicende del Rock Progressive italiano con molta attenzione. Mi viene in mente il primo concerto fatto a Tokyo. Erano gli anni 90 e restai molto colpito dalla conoscenza del nostro repertorio…”    Vittorio Nocenzi.

 

Quello che avete letto è un racconto di Vittorio Nocenzi per la sezione di mostra dedicata a TRANSIBERIANA al Marsala Factory.

Riproduzione riservata

 

 

© Marsala Factory 2019
© Marsala Factory 2019
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© Marsala Factory 2019
© Marsala Factory 2019

Fiorella Bonifacio

 

CALL CENTER 3.0 – teatro a ROMA

CALL CENTER 3.0 – teatro a ROMA

Teatro dei Servi

Via del Mortaro, 22 Roma

22/02/2019 – 10/03/2019

Mauro Atturo per Problem Solving e Nicola Canonico per Good Mood presentano uno spettacolo scritto e diretto da Roberto D’Alessandro, con Franco Oppini, Milena Miconi, Luca Capuano, Karin Proia Pietro Genuardi, Roberto D’Alessandro e Cecilia Taddei.

Chi di noi non ha mai ricevuto una telefonata da un Call Center?  Sembrava essere una delle tante per Giovanna che l’ultimo giorno dell’anno si ostina a raggiungere il suo obiettivo di fine produzione ed invece compone un numero di telefono che coinvolgerà in un episodio dal risvolto tragicomico l’intero Call Center.

Tutto, in questa storia, sembra essere fuori dall’ordinario. Protagonista della vicenda è appunto un call center, anzi no, la sua proprietaria Luisa, anzi no, la sua proprietaria col suo compagno Mario, anzi no… la vera protagonista è l’ultima nuova assunta, Giovanna, con il suo tutor Filippo, anzi no, protagonista è la disperazione di un licenziato, uno a cui dà di volta il cervello e decide di farla finita trascinandosi dietro più gente che può, così il mondo impara. Protagonista vero è Giorgio, un uomo che fatica a rapportarsi con il mondo che gli cambia continuamente davanti agli occhi. La donna delle pulizie e una guardia giurata completano i personaggi di questa storia.

Un mondo migliore è possibile, in questo Occidente precarizzato, socialmente polverizzato? Viviamo in una civiltà prossima alla dissolvenza, eppure anche ciò che sembrerebbe irrecuperabile può diventare un’occasione per rendere le persone migliori. E così Luisa, illuminata proprietaria e manager della società, crea intorno a sé un mondo dove le persone stanno bene, e riesce a redimere anime disperate come Giovanna e come Giorgio, complici i suoi fedeli collaboratori, Mario e Filippo. Come è possibile una storia del genere? È possibile solo se nel cuore delle persone alberga l’amore, quello che nasce e quello che finisce, quello che c’era e quello che ci sarà. CALL CENTER è una commedia di situazione, dove l’umanità dei personaggi e i loro rapporti, tra contrasti, speranze, desideri, illusioni animano una notte di San Silvestro che resterà impressa per sempre nelle loro anime. Una commedia brillante, a tinte un po’ tragiche, un po’ rosa, con un finale da ultimo dell’anno: a fuochi d’artificio perché infondo Un mondo migliore è davvero possibile.

www.teatroservi.it